Scared of You, Lucifer x Derek

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CryForTheMoon
view post Posted on 16/4/2010, 22:39





Scared of you





Derek si era rifugiato in bagno. Aveva chiuso a chiave la porta e si era appoggiato al lavandino di ceramica. Respirava troppo velocemente, non riuscendo a ritrovare quel minimo di calma che gli serviva per pensare. Le mani gli tremavano mentre stringeva il bordo bianco del lavabo ed erano sporche di sangue. Si guardò allo specchio e l’immagine che vide riflessa lo spaventò ulteriormente: aveva un labbro spaccato e il sangue gli colava sul mento e lungo il collo, aveva sporcato la maglietta che indossava e gocciolato sul pavimento. Osservò incredulo le gocce rosse cadere sul bianco della porcellana ed aprirsi come piccoli fiori vermigli. Prese una salvietta di spugna e la bagnò con acqua tiepida, poi iniziò a tamponarsi la ferita. Faceva male, bruciava ad ogni contatto con l’asciugamano anche se cercava di essere delicato.
L’aveva picchiato.
Lui lo aveva picchiato durante una delle loro solite futili discussioni. Entrambi volevano avere ragione, ma Derek non era capace di darsi un freno, anzi si divertiva a stuzzicare. E più l’altro si arrabbiava, più lui continuava ad essere caustico. Alla fine Lucifer non era riuscito a contenere la rabbia e lo aveva colpito. Uno degli artigli lo aveva raggiunto al viso lasciandovi il profondo segno che gli deturpava la bocca.
Il rumore improvviso alla porta lo fece sobbalzare. Strinse più forte l’asciugamano e lo schiacciò sul labbro tagliato.
“Fammi entrare, Derek!” Gridò Lucifer con la fronte appoggiata alla porta di legno. Non ottenne alcuna risposta. “Avanti, non ti faccio niente.” Insistette picchiando nervosamente con il palmo della mano sulla superficie liscia.
“Mi hai già fatto abbastanza male.” Rispose Derek strascicando le parole a causa del taglio che continuava a bruciare e a sanguinare.
“Mi dispiace. Dai, piccolo, apri la porta. Lo sai che non è un problema per me aprirla, ma voglio che lo faccia tu.” Bisbigliò il diavolo sempre appoggiato all’ingresso sbarrato. Con il suo fine udito sentiva il rumore sordo dei battiti del cuore del ragazzo e il respiro affannato.
Lucifer attese pazientemente finché sentì la serratura scattare e la porta aprirsi lentamente.
Derek apparve sulla soglia, il viso basso e un’espressione sconfortata.
“Avrei potuto usare un incantesimo per rendere impenetrabile questa porta, ma dopo sarebbe stato peggio, vero?” Chiese con un filo di voce, senza sollevare lo sguardo verso il diavolo.
Lucifer scosse la testa, ignorando la domanda, e si avvicinò al ragazzo prendendogli il mento tra il pollice e l’indice: guardò la ferita al labbro e socchiuse le palpebre.
“Non volevo farti male, piccolo.”
“Già, come tutte le altre volte.” Derek si liberò dalla presa cercando di allontanarsi ma il bordo del lavandino fermò il suo arretrare, gelandogli la schiena.
Lucifer rimase immobile cercando di non dare peso alla frase. Non sopportava essere trattato in quel modo ed infatti sentiva di nuovo la rabbia crescergli nel petto.
“Perché devi sempre contraddirmi, Derek?” Chiese con un tremito nella voce, stava facendo una fatica enorme a mantenere il controllo.
“Perché vuoi avere sempre ragione, Lucifer?” Rispose di rimando il ragazzo, fulminandolo con lo sguardo.
Si guardarono reciprocamente negli occhi, rendendosi conto della situazione di stallo in cui erano caduti. Entrambi volevano avere ragione e nessuno dei due avrebbe mai fatto un passo indietro per darla vinta all’altro.
“Io ho ragione, sempre!” Sbottò il diavolo, digrignando i denti.
“Solo perché sei più vecchio di me, non è detto che tu ce l’abbia!” Replicò Derek addossandosi ancora di più al lavabo.
“Io non sono vecchio!” Gridò Lucifer rabbioso, ormai non si controllava più, esattamente come poco prima, aveva di nuovo sfoderato i suoi artigli micidiali e piccole zanne appuntite erano cresciute nella sua bocca, “sono più saggio di te e la mia conoscenza è infinita. Quindi ho ragione!”
“Ecco, vedi?” Mormorò Derek lasciando trasparire dal tono di voce la paura che lo tormentava.
“Che cosa?” Urlò il diavolo serrando i pugni, ormai era giunto al limite della pazienza, ancora una parola non gradita e non sarebbe riuscito a trattenersi dal percuoterlo un’altra volta.
“Mi stai di nuovo gridando e tra un po’ mi picchierai come hai fatto prima. Non si può ragionare con te.” Derek strisciò lungo il bordo freddo di ceramica insinuandosi nell’angolo tra il mobile del lavabo e la vasca da bagno. Si sentì stupido perché si era messo in trappola da solo, ora non sarebbe riuscito a fuggire visto che Lucifer gli precludeva l’unica uscita.
Il diavolo allungò la mano verso il ragazzo e questi si scansò abbassando contemporaneamente il viso per timore di essere colpito. Lucifer rimase immobile, la mano ferma a mezz’aria a pochi centimetri dalla guancia di Derek. Era davvero un grosso casino, quello che aveva combinato: si rese conto improvvisamente di non avere più la fiducia della persona di cui era innamorato e questo fatto lo addolorò immensamente.
“Perdonami, piccolo. Non volevo arrivare a questo, ma nessuno ha mai osato contraddirmi.” Ritirò la mano chiudendola a pugno, stringendo le dita artigliate fino a farsi sbiancare le nocche. “Ti prometto che non succederà mai più.”
Derek si lasciò sfuggire una risatina sommessa, volse lo sguardo verso il demone e sollevò la maglietta. “Queste sono tutte le promesse che mi hai fatto, Lucifer. Ormai non ti credo più.”
Sulla pelle chiara spiccavano i segni scuri delle percosse che aveva subito qualche giorno prima.
“Non le hai mai mantenute... le tue promesse.” Lasciò ricadere il lembo della t-shirt e nascose il viso tra le mani, lentamente scivolò lungo le piastrelle fino a sedersi a terra. Non riusciva più a trattenere il pianto, ma non voleva che Lucifer lo vedesse piangere di nuovo, non voleva farsi vedere così impaurito e vulnerabile. Trattenne il fiato e i singhiozzi che rischiavano di soffocarlo nell’asciugamano macchiato di sangue.
Lucifer si inginocchiò di fronte, l’espressione del suo viso era indecifrabile: tristezza, amarezza, delusione si mescolavano nei suoi occhi rendendoli cupi e oscuri. Lentamente stava ritornando all’aspetto umano, perdendo poco alla volta le caratteriste demoniache che la rabbia suscitava nel suo fisico.
“Io... mi dispiace. Derek, mi dispiace veramente.” Bisbigliò con un filo di voce, “come posso rimediare? Ti amo, piccolo...”
“Hai uno strano modo di dimostrarmelo. Una sera fai l’amore con me e il giorno dopo mi fai a brandelli, non sono una bambola di pezza che puoi aggiustare con un rammendo. Un giorno mi ucciderai, senza nemmeno accorgertene.” La voce di Derek era solo un sussurro smorzato dal nodo che aveva in gola perché, nonostante tutto, sentire quelle due uniche parole lo aveva turbato. Anche lui amava Lucifer con tutto se stesso, cuore e anima, e mai avrebbe rinunciato a un tale sentimento ma la loro convivenza stava sprofondando in una spirale di violenza a cui bisognava dare un freno.
“No, no... mai...” Lucifer si sporse in avanti fino a sfiorare la guancia del ragazzo, “mai più alzerò la mano contro di te, te lo giuro Derek.” Non riuscì a baciarlo perché l’altro si rannicchiò ancora di più nell’angolo, nascondendo il viso dietro la mano insanguinata.
“Non mi fare male...” singhiozzò socchiudendo le palpebre.
“Piccolo, non voglio fartene, non avere paura di me.” Il diavolo scostò la mano che proteggeva il volto di Derek e la portò alla bocca: la baciò dolcemente continuando ad osservare il ragazzo impaurito, questa volta aveva davvero esagerato. Si maledisse in silenzio per la sua scempiaggine e per non saper sopportare pazientemente le chiacchiere che quotidianamente lo assillavano: Derek era fatto così, gli piaceva parlare e andava avanti a ruota libera senza tener conto che certe cose lo mettevano di malumore. Non era più come i primi tempi in cui parlavano sempre d’amore, o meglio di sesso e di come farlo, ora i discorsi si era fatti più variegati e per la maggior parte inutili. Il problema maggiore era che il ragazzo tendeva a dare giudizi assoluti sulle cose e difficilmente accettava senza discutere le verità che Lucifer gli rivelava, nonostante fosse assodato che la sua conoscenza era immensa. Era un vizio di Derek che non era ancora riuscito ad eliminare, forse il suo unico difetto, quella lingua troppo lunga e quel caratterino che lo portava a non abbassare mai la testa di fronte a nessuno, nemmeno al Principe degli Inferi.
Lucifer sospirò affranto. Aveva di fronte l’unica persona che era riuscita ad ammansire la sua natura diabolica e lo aveva fatto con una tale dolcezza e semplicità che al solo pensiero il cuore gli doleva ancora. Nonostante ciò era anche l’unico che riusciva a farlo infuriare con le sue battutine acute e quel giorno aveva superato il limite. Il diavolo ingoiò il boccone amaro e si chinò a prendere Derek tra le braccia: lo sollevò senza sforzo e lo tenne stretto contro il proprio petto.
“Te lo giuro, piccolo. Non solleverò mai più la mano contro di te,” sussurrò Lucifer all’orecchio del ragazzo, “ma tu cerca di avere rispetto per me, io so davvero molte cose e la maggior parte delle volte le ho vissute ed osservate di persona.”
Derek non rispose, limitandosi a rimanere immobile nell’abbraccio del diavolo. Tremava ancora leggermente e aveva le pupille dilatate dalla paura.
“Non ho mai permesso a nessuno di trattarmi come fai tu, ma questo non è un rimprovero, sia chiaro. Te l’ho lasciato fare dalla prima volta che ci siamo incontrati e mi va bene così, solo che… certe volte mi fai smarrire la ragione con tutti i tuoi discorsi e il tuo volere sempre ragione.” Le mani del diavolo lo accarezzarono delicatamente sulla schiena, seguendo la linea della spina dorsale fino a fermarsi sui fianchi. “Ogni tanto lascia che anche io abbia ragione, non soffocarmi con le tue argomentazioni... ma soffocami di baci.”




Non so perchè l'ho scritto, forse l'ho fatto solo perchè mi piaceva l'idea che Derek fosse spaventato da Lucifer e che venisse rivelato che la loro relazione non è tutta rosa e fiori. Ma probabilmente lo avevate già immaginato, visto che non è la prima volta che Lu picchia il povero Derek. Ma almeno adesso sappiamo il perchè. Ok, fine. Torno a scrivere The Dark MessiaH... ispirazione dove sei?
 
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Cold_Fire
view post Posted on 23/4/2010, 12:06




Soffocami di baci... Intendeva soffocati baciando il mio... giusto?
Sono troppo teneri per essere veri U,U
 
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Cloud Stryfe
view post Posted on 23/4/2010, 13:43




Cold_Fire
CITAZIONE
Soffocami di baci... Intendeva soffocati baciando il mio... giusto?

scusa non riesco a trattenermi forse sì, intendeva proprio quello XD
Peccato che non siano veri!
 
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Cold_Fire
view post Posted on 23/4/2010, 17:16




Come siamo cattivi però! XD Pooovera Cry... Pooovero Lucifer se si materializza in qualcosa di reale... Non so chi sia più pericoloso fra noi tre XD
 
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CryForTheMoon
view post Posted on 26/4/2010, 12:37




CITAZIONE
Cold_Fire
CITAZIONESoffocami di baci... Intendeva soffocati baciando il mio... giusto?

Cloud Stryfe
scusa non riesco a trattenermi forse sì, intendeva proprio quello XD

Siete proprio maligni, perchè maliziosi e perversi è troppo poco per voi.

 
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Cold_Fire
view post Posted on 26/4/2010, 20:42




Grazie cara! troppi complimenti :D
 
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Cloud Stryfe
view post Posted on 27/4/2010, 19:42




Sì sì, grazie dei complimenti, amoVe.
 
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6 replies since 16/4/2010, 22:39   161 views
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